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AggioHouse - Fam. Cannatà

Alluvione di Genova, la Storia di Aggiohouse:

 

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Articolo Genova 24.it del 30/10/2014

Telegiornare Rai 3 - Intervista

Servizio e Intervista Iene Mediaset - Puntata del 19 Nov 2014

Sono Stefano Cannatà, residente in Salita Landolfo 71 Genova e voglio raccontare quanto accaduto e sta accandendo alla nostra famiglia. Giovedì 9 ottobre 2014 alle ore 23 circa, tornato a casa da lavoro, ho trovato i miei due bimbi e mia moglie sul divano che mi aspettavano.  Fuori la bomba d’acqua stava ancora cadendo e appena entrato Aurelia Lobosco, mia moglie, mi ha detto di aver sentito tremare il pavimento della sala sotto i piedi. La sua paura si leggeva negli occhi... Non potevo aprire la porta principale perché il piazzale davanti a casa era allagato dal fango, quindi sono uscito dalla portafinestra del bagno e appena fuori, mi sono reso conto della tragedia… Guardando in alto verso la strada che passa circa a 300 metri sopra di noi, ho visto le fasce di terra che non c’erano più e al loro posto un’enorme frana caduta e appoggiata su casa mia … Un grande albero stava spostandosi sul mio tetto e mi si è gelato il sangue... Mi sono sentito un topo in trappola e la prima cosa a cui ho pensato è stata quella di portare via i miei bambini, Samuele di 10 anni e Francesco di 6. Piangevano avevano paura ma ancora non avevano ben chiaro tutto quello che avevamo perso in un solo momento. Due locali completamente distrutti tra cui il locale caldaia e un magazzino attrezzature pieni di fango sommersi dalla terra …. tonnellate di terra … e la lavanderia è per metà sepolta. In questo momento il tetto, per fortuna nuovo e solido sta reggendo un notevole peso e non so quanto tempo possa ancora resistere… La casa attualmente è priva di impianto di riscaldamento e nell approssimarsi dell inverno avremo dei grossi problemi... Per non parlare del pericolo che possa cadere ancora del materiale… se fosse... non oso immaginare le conseguenze…

 Il giorno dopo, venerdì 10 ottobre, abbiamo chiamato i vigili del fuoco e la protezione civile. Quest'ultima ha inviato subito due volontari che resosi conto della gravità della situazione hanno sollecitato l intervento dei vigili del fuoco, i quali al loro arrivo ci hanno allontanato da casa e interdetto l accesso all'abitazione con il nastro segnaletico. Il capo squadra Borzone Claudio è riuscito a contattare un agente della Polizia Provinciale in servizio Agente Bottelli che è venuto a fare un primo sopralluogo. Di fatto ha rimandato ogni valutazione del caso a persone competenti in materia. Il giorno dopo, sabato 11 ottobre dopo varie telefonate, siamo riusciti a incontrare il Geometra responsabile della Provincia in servizio, Geometra Franz, che visionato la frana ha stabilito che non è competenza della Provincia ma dei proprietari delle fasce che sono crollate. La stessa cosa mi viene riferita dal Comune a seguito della mia telefonata fatta al Municipio media e alta valbisagno piu precisamente la Signora Marina Bruzzone dell'Ufficio segnalazioni per far presente l'accaduto. Al di là dei fattori di responsabilità, che non sono di mia competenza da individuare, ciò che mi preoccupa è la sicurezza di quello che rimane di casa nostra e un eventuale pericolo per il paese, Aggio, che sta sotto di noi. Inoltre a tale proposito faccio presente che tutta la terra caduta può aver indebolito la Strada Provinciale di Creto e corriere cariche di passeggeri, mezzi pesanti diretti a Montoggio, mezzi di lavoro e vetture private passano insistendo con il loro peso su quella strada. Con ciò voglio sottolineare di non essere un tecnico competente per stabilire queste cose ma nessuno ha verificato tutto quello che ho sopracitato. Marco Molinari, geologo iscritto all albo, ha effettuato un sopralluogo incaricato privatamente da me e ci ha quindi consigliato la procedura per poter intervenire sulla frana e fare una prima opera di tamponamento per la messa in sicurezza con i mezzi e le forze a nostra disposizione.  Quindi, creato un gruppo su Facebook ho chiesto la collaborazione di amici e con tanta buona volontà, domenica 12 ottobre, sul posto abbiamo coperto con teli la frana e posizionato dei sacchetti per impedire che l’acqua, in caso di pioggia, cada di nuovo sulla frana e insistendo facendo crollare altri detriti. Attualmente abbiamo urgente bisogno di un intervento di messa in sicurezza del sito, effettuato da personale specializzato, per poter ritornare a casa e proteggere ciò che rimane della nostra casa... e non solo, visto che sotto di noi c'e un intero paese e molte case... 21 ottobre 2014 Sono passati 9 giorni e ancora tutto è uguale... La vita intorno ricomincia a girare come sempre... noi però siamo sempre qui, dai nonni, e tornare a casa nostra sembra una meta irraggiungibile. Vari sopralluoghi di Comune e Provincia, geologi ingegneri e geometri ma ancora nessuno si è preso la responsabilità dell accaduto. Adesso le spese e i preventivi sono chiari, molti professionisti ci hanno offerto i loro servizi e i loro preventivi, tutto ci spaventa ancora di più... La messa in sicurezza della frana si aggira intorno a 60.000 euro i danni alla casa 130.000 euro, parcelle dei professionisti non considerate... cifre per noi irraggiungibili. Domani 22 ottobre, un ulteriore incontro sul posto delle Istituzioni... Comune e Provincia … quest'ultima ci ha tranquillizzati che se fosse loro responsabilità si prenderebbero in carico i costi dei lavori... ma tutto è da verificare... Stefano Cannatà